I valori fondamentali per Pitagora erano sette ed erano basati sulla pietà; la sapienza; la temperanza (nel parlare, nel mangiare, nel sesso: fedeltà e rispetto verso il partner; nel vestire, insegnava alle donne ad essere semplici e non troppo ingioiellate ); la fortezza, quindi ad essere coraggiosi; la giustizia che praticava per primo poiché apportatrice di armonia; l’amicizia (l’amico è un altro se stesso); la musica che veniva utilizzata per dare sollievo agli umani affanni, alla tristezza, alla rabbia.
Pitagora di Samo, prima di istituire la sua scuola a Crotone nel 530 a.C., aveva viaggiato in Siria, Egitto, Babilonia e aveva appreso dai Magi, i saggi del posto, conoscenze aritmetiche, scientifiche, musicali e filosofiche, che poi trasmise ai suoi allievi. Lo scopo di queste conoscenze così profonde tendeva a emendare, cioè a correggere, i lati deboli del carattere.
Per Pitagora il numero è alla base dell’universo (verso l’uno), perché tutto nasce dall’unità Divina, che è la radice e la sorgente di tutti i numeri e che dà il via al concetto di creazione, con la dualità tra: luce e oscurità, limitato e illimitato, dispari e pari, unità e pluralità, destro e sinistro, maschio e femmina, quieto e mosso, retto e curvo, buono e cattivo, quadrato e oblungo. Pitagora arrivò alla constatazione che l’universo è ordinato dai numeri facendo esperimenti sul monocorde, uno strumento musicale a forma di lira con una sola corda. Dividendo la corda in due parti uguali si produceva una nota più alta di un’ottava rispetto alla nota prodotta se la corda non veniva divisa, e questo risultava dal rapporto matematico di 2 a 1, dividendo la corda in tre parti uguali vi è il rapporto matematico di 3 a 2 o intervallo di quinta, e dividendo la corda in quattro parti uguali quello di 4 a 3 o intervallo di quarta.
Pitagora osservò che i primi 4 numeri costituivano i principi matematici alla base degli intervalli musicali che davano origine a suoni piacevoli, mentre quando non si seguiva questa regolarità di intervalli, non si producevano suoni gradevoli. Quindi l’armonia musicale era data dai numeri e dalle relazioni numeriche tra i primi 4 numeri: Pitagora iniziò a considerare il 4 come numero che costruisce l’ordine nell’universo, visto anche che il quarto giorno Dio creò le luci del cielo per illuminare la terra, il sole, la luna e le stelle per distinguere il giorno dalla notte, e da lì nacque il tempo. Pitagora vide un collegamento tra i pianeti del cielo creati al quarto giorno e i suoni musicali: per il grande filosofo il movimento dei corpi celesti produceva un suono che lui poteva udire e che chiamò la Musica delle Sfere. Quindi il suono collegava il cielo alla terra, un suono che risultava armonioso perché basato su precisi rapporti numerici, e da qui Pitagora scoprì la progressione delle note della scala musicale, che qui in Occidente dobbiamo a lui.
.Il significato dei numeri della data di nascita e i numeri personali
La numerologia catalogata da Pitagora, e che costituisce la numerologia occidentale, studia il significato simbolico di ogni numero e ne collega l’interpretazione alla persona a cui il numero si riferisce. I numeri sono dentro di noi, ovunque, a partire dalla spirale a forma di 8 ripetuto e soprastante del nostro DNA, alle misure fisiche, all’età. Ma i numeri che studia principalmente la Numerologia Pitagorica sono quelli del nome e cognome – ogni lettera viene cifrata in numeri secondo l’alfabeto latino – e i numeri quelli della data di nascita individuali.
Tramite questo studio possiamo scoprire lati del nostro carattere, sia in positivo che in negativo, di cui non eravamo completamente consci. Questa nuova consapevolezza ci porta, nel caso ce ne fosse bisogno, sia verso la correzione dei nostri punti deboli che verso il rafforzamento dei lati positivi del nostro carattere, con il conseguente miglioramento delle nostre relazioni familiari, sentimentali, professionali.
I numeri personali ci fanno capire come gli altri ci vedono, rappresentano il nostro comportamento esteriore, ma questa personalità è veramente in sintonia con ciò che sentiamo interiormente? L’analisi numerologica del nome e del cognome per intero e la sua scomposizione in vocali che corrispondono all’interiorità, e in consonanti che esprimono la personalità, ci dona un quadro vasto e approfondito rispetto alle qualità, ai possibili conflitti interiori o ai comportamenti esterni da migliorare. La numerologia offre la risposta ai nostri e agli altrui comportamenti, perché ci fa capire che ognuno segue la propria natura, e che è proprio conoscendola che possiamo volgere verso il nostro personale lato evoluto. Il nome e cognome sono la nostra identità, ciò ci contraddistingue tra tutti anche a distanza e nel tempo, per questo motivo ho intitolato il mio libro. I dati anagrafici e i nomi di battesimo (contano anche se non vengono usati, perché è così che siamo stati annunciati, identificati alla nascita) sono costituiti da numeri, vibrazioni energetiche che ci appartengono.
La data di nascita è numero: sia nella somma finale che ne costituisce l’essenza del cammino di vita e cioè l’ attività pubblica, lavorativa; sia nel giorno, che indica personali attitudini e caratteristiche caratteriali (il giorno di nascita si riferisce alla persona); sia nel mese, che caratterizza il comportamento verso la famiglia, il lavoro, l’ambiente; sia nell’anno che contraddistingue il compito a livello sociale e talvolta universale.
Ogni numero è simbolo di un compito di vita:
1 Inizia e dirige;
2 Cura- nutre e trasmette;
3 Comunica ed espande;
4 Costruisce e realizza;
5 Ricerca e fa evolvere;
6 Insegna e guida;
7 Scopre e approfondisce;
8 Produce e organizza;
9 Compie e completa una missione.
La Numerologia indica, avverte, guida verso il miglioramento di noi stessi e delle nostre relazioni interpersonali, del nostro lavoro, ci fa conoscere il periodo, l’anno personale che stiamo vivendo e ci da i tempi esatti per le svolte importanti.