Archie Fire Lame Deer racconta:
La carne che mangiavamo non era come la bistecca che potete acquistare in un supermercato. Quella carne viene colorata di rosso per darle un bel aspetto, ma dall'odore potete riconoscere che è già andata a male. Avete a disposizione della carne di quinta mano: è già stata venduta cinque volte prima di arrivare al supermercato, ma dovreste avere un naso indiano per riconoscerla per come è.
Prima di togliere la vita a un animale e anche dopo averlo ucciso, il nonno pregava e ringraziava i "quattro zampe" che danno la vita così da permettere ai "due zampe" di sopravvivere. Diceva sempre ad un animale che aveva ucciso: "Perdonami, fratello, ma il popolo deve sopravvivere".
Mi insegnò a non uccidere mai per il gusto di farlo, ma solo per procurarmi il cibo, e a prendere soltanto un animale alla volta. Mi insegnò anche a mangiarlo tutto, non a spiccarne solo la testa per appenderla al muro come un trofeo, e buttare via il resto. Inoltre, dopo averlo ucciso, il nonno prendeva una parte dell'animale e la offriva al mondo degli spiriti come cibo per "coloro che sono andati al Sud".
Il nonno dope aver raccolto piante, erbe , o tabacco di corteccia di salice rosso. Faceva un'offerta di tabacco agli spiriti per averci donato quelle erbe terapeutiche , e recitava una preghiera per tutti i vegetali viventi: gli alberi, i cespugli, l'erba e i fiori. Dal punto di vista degli Indiani, tutto il cibo e le erbe per curare sono sacri.